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Prendendo avvio dalla quattro statue dello scultore piemontese
Giuseppe Carnevale, raffiguranti Vittorio Emanuele II, Giuseppe
Garibaldi, Camillo Benso Conte di Cavour e Giuseppe Mazzini, che
accolgono il visitatore all’ingresso della Wolfsoniana, questa
sezione risorgimentale all’interno dell’allestimento
permanente intende rimarcare i caratteri culturali e estetici della
Mitchell Wolfson Jr. Collection.
Le due chiavarine con stemma sabaudo, databili intorno al 1890, mettono
infatti in risalto la preminente focalizzazione sulle arti decorative,
a cui rimandano anche l’elaborata cornice intagliata del
bassorilievo in rame sbalzato con l’effigie di Vittorio Emanuele
II di Andrea Cariello, in prestito dal Museo del Risorgimento di
Genova, e la statuina Staffordshire raffigurante Garibaldi, eroe molto
amato in Inghilterra, in particolare dopo la celebre visita del 1864.
Il carattere storico delle altre opere, relative a personaggi e temi
dell’epoca risorgimentale, documenta invece, attraverso le
immagini e gli strumenti di comunicazione della propaganda, i processi
politici del periodo preso in esame. In particolare i dipinti L'Italia
dona la ferrovia a Genova (1905 c.) di Luigi De Servi e L'ingresso di
Giommaria Angioj in Sassari (1877) di Giuseppe Sciuti, si riferiscono a
due peculiari momenti celebrativi della storia locale. Il bozzetto per
gli affreschi della Stazione Brignole, celebra il contributo al
processo di unificazione della penisola attraverso la costruzione di
una rete ferroviaria nazionale, mentre lo studio per la decorazione del
Palazzo della Provincia di Sassari commemora il famoso patriota e eroe
nazionale della Sardegna che, ispirato dalle idee della rivoluzione
francese, guidò i moti rivoluzionari del 1794-96, combattendo
contro i privilegi feudali.